Grande soddisfazione al Salone del libro di Torino dove GO!2025 è stata protagonista grazie alla Regione FVG ed a Pordenone Legge che hanno organizzato un evento in cui insieme al presidente Massimiliano Fedriga, all’assessore alla cultura, Tiziana Gibelli, al collega di Nova Gorica, Klemen Miklavič, al presidente del Gect, Paolo Petiziol e al direttore de “Il Piccolo” e del “Messaggero Veneto”, abbiamo parlato ad un ampio pubblico internazionale del nostro bellissimo territorio, rispondendo alle domande dell’intervistatore. Non poteva mancare la domanda sulla vicenda dell’esclusione delle violiniste russe dal concorso “R. Lipizer”. La volontà del Comune di invitare autonomamente le tre artiste è stata molto apprezzata. Ma sono sempre più convinto della necessità di un passo indietro dell’associazione e la prossima settimana intendo chiedere un incontro a tutto il direttivo, magari insieme al prefetto con cui mi sono sentito in questi giorni. Anche il nipote del musicista cui è intitolato il concorso Lipizer, commentando il mio post ha espresso netta contrarietà alla scelta e lo ringrazio per la sua importante presa di posizione. L’ associazione deve tornare indietro perché così facendo rischia non solo di gettare una macchia permanente sul concorso ma di minarne la stessa prosecuzione perché ci saranno sicuramente altre defezioni dopo quella dell’Orchestra Friuli Venezia Giulia. Non si può far morire il concorso che rappresenta un evento di prestigio internazionale e farò il possibile perché ciò non accada. Quindi, le violiniste russe verranno a Gorizia in estate ma devono poter rientrare anche nel Concorso Lipizer perché il messaggio che partirà da Gorizia non può che essere chiaro e forte: nei paesi democratici come il nostro deve esserci un palese riconoscimento del fatto che i civili, la gente comune di cui fanno parte anche gli artisti, non devono pagare per la follia di guerre volute da chi li governa, chiunque essi siano. E questo messaggio deve arrivare forte da Gorizia anche a livello nazionale e internazionale. Un paese democratico non può attuare discriminazioni che minano alla base i diritti civili. Voglio anche ringraziare di cuore i Goriziani ma anche le tantissime persone di fuori città, addirittura di fuori regione e nazione che, in questi giorni mi hanno sostenuto in questa battaglia. Grazie. Ce la faremo, come sempre insieme!